Francesco Mele - anno scolastico 2010-2011
Francesco Mele - 24-04-2011
La tanto attesa Circolare sull'INVALSI è finalmente arrivata, o meglio non è una Circolare, è una nota e non è diretta a noi comuni mortali ma SOLO ai direttori regionali e, cosa buffa, al presidente dell'INVALSI che non c'è più perché Cipollone si è dimesso da quel po'.

Altra cosa carina, la nota arriva l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di pasqua ... ma come abbiamo fatto a non pensarci prima? E' nel miglior stile del MIUR e dei suoi funzionari più fedeli.

Altra cosa interessante, il funzionario fedele scelto per redigere la nota. Come avevo previsto con qualcuno di voi, Biondi l'ha fatta troppo grossa con le dichiarazioni rilasciate alla giornalista della Stampa, e infatti è stato tagliato fuori e a parlare è stata chiamata la Palumbo, sulla cui fedeltà non ci sono ombre.
Francesco Mele - 31-03-2011
Con un atto di prevaricazione il Ds impedisce ancora una volta, a un anno di distanza, la votazione di una mozione del collegio dei docenti del Meucci di Carpi.
Dopo un mese di discussioni, documentazione, circolazione di informazioni e riflessioni, che hanno coinvolto l'intera scuola, viene impedita da un atto di imperio, da una prepotenza gerarchica, l'espressione del libero pensiero di docenti in merito alla carne viva della loro professione, una palese violazione, ancora una volta, della libertà di insegnamento che trova nella dimensione collegiale una delle sue articolazioni irrinunciabili e costituzionalmente garantite.
Ma c'è qualcuno che potrà difendere il nostro diritto all'espressione, la nostra libertà di insegnamento?
Francesco Mele - 28-03-2011
In un momento in cui il dibattito INVALSI SI - INVALSI NO sembra riduttivo, provo ad andare oltre al semplice NO ad uno strumento non tanto inutile quanto piuttosto direi DANNOSO per la Scuola Statale, come le verifiche INVALSI. Sul DANNO derivante dall'uso di queste modalità di verifica altri hanno scritto e io stesso in passato, e a quei testi rimando. Qui mi interessa dissertare invece su quale strumento a me pare utile per intervenire in modo virtuoso sul rilancio della Scuola Statale, sulla sua qualità, sul bene dei portatori del diritto costituzionale all'istruzione, che sono poi le nostre bambine e i nostri bambini, le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Quello che dirò ha come riferimento il mio orizzonte, che è la scuola secondaria superiore in cui insegno e che meglio conosco, ma con le dovute correzioni può essere esteso a tutto il panorama scolastico, dai 3 ai 18 anni.
Francesco Mele - 14-03-2011
... il mistero di un parere che viene dal passato

In assenza di ogni fondata motivazione giuridica utile per costringere le scuole a prestare bieca manovalanza per lo svolgimento delle prove INVALSI, da più parti viene citato un intervento dell'Avv. dello Stato Laura Paolucci che sosterrebbe, secondo chi la cita, che i collegi dei docenti non possono deliberare nel merito. Nella maggior parte dei casi si citano solo passaggi (forum dell'ANP che è un'associazione professionale dei dirigenti scolastici, quindi decisamente di parte), ovviamente scelti ad arte, in un altro caso però è la stessa amministrazione che utilizza l'intervento dell'avv. Paolucci; si tratta dell'USP di Torino che in una circolare ai DS della provincia riporta "il parere espresso dall'Avvocato dello Stato Laura Paolucci e pubblicato sulla "Letterina Asasi" (Associazione delle Scuole autonome della Sicilia). Tale circolare ha fatto il giro d'Italia e anche il mio DS l'ha sventolata davanti agli occhi dei resistenti, come fosse il verbo.
Peccato però che si tratti di un testo diverso dall'originale...
Francesco Mele - 08-03-2011
La Scuola Statale è il polmone di un paese, prende l'ossigeno che è nella cultura dell'umanità e con esso attiva le energie per il progresso e lo sviluppo del bene comune.
Un paese che non respira è come un sasso in balia degli elementi ... peggiori.

La Scuola Statale è anche Pubblica nel senso originario del termine, che vuol dire che è di tutti e che è per tutti, cioè appartiene a tutti i cittadini di un paese e per tutti i cittadini del paese deve rappresentare la risposta al diritto ad apprendere di cui ogni cittadino è portatore.

Tale diritto, però, va ben oltre la cittadinanza: oggi più che mai tale diritto travalica ogni ufficiale appartenenza alla civis e assume il significato molto più alto di un diritto che è di ogni essere umano. Nella società multietnica il termine Pubblica assume un connotato di universalità, che tutti comprende: da tutti prende le sue ragioni di essere e a tutti deve offrire, per assumere senso.
Francesco Mele - 01-02-2011
Tra luglio e dicembre del 2010, in due tranches distinte e successive, le scuole del paese hanno cominciato a ricevere una parte dei residui attivi accumulati negli ultimi 5 anni. Importi consistenti, anche se ancora poco rispetto a quanto avanzato dalle singole scuole.
Di fronte a questa inattesa liquidità io propongo che in quel 56,5% di scuole che richiedono soldi ai genitori per "sopravvivere" si dica: "cari genitori, fino ad oggi vi abbiamo chiesto un contributo volontario di tot euro per queste e queste altre spese, ma quest'anno dallo Stato abbiamo ricevuto crediti pregressi per un ammontare di tot euro che finora abbiamo contabilizzato come entrate, anche se virtuali. Questo ci consente per quest'anno di fare a meno del vostro contributo volontario sostituendolo con i fondi dei residui attivi che ci sono stati accreditati. Tutt'al più potremmo mantenere la voce di bilancio dei vostri contributi volontari e considerarla virtuale a meno di richiedervela successivamente se dovesse rivelarsi necessario".
Francesco Mele - 27-01-2011
Dal rapporto del CENSIS salta agli occhi un dato eclatante: il contributo volontario non è inevitabile, ci sono scuole e non poche (il 43,5% delle intervistate) che non lo richiedono e anche le cifre richieste oscillano davvero molto partendo da pochi miseri euro, cosa che fa aumentare il numero delle scuole che di fatto non chiedono nulla ...

E allora, come la mettiamo con l'ineluttabilità del contributo volontario?
Come la mettiamo col ricatto che i genitori si sentono fare ogni anno sulla qualità della scuola dei propri figli che sarebbe annullata senza il loro contributo?
Francesco Mele - 13-01-2011
Ho preparato un vademecum per la scelta dell'IRC o delle possibili alternative, aggiornato a quanto previsto dall'ultima circolare sulle iscrizioni e dall'ultimo Bilancio dello Stato, oltre che facendo tesoro di quanto contenuto nelle comunicazioni dei vari USR che si sono pronunciati ultimamente su questo tema.
Francesco Mele - 08-12-2010
In questi giorni nel paese assistiamo ad una massiccia mobilitazione del mondo della scuola che vede coinvolti studenti medi e universitari nella difesa del loro diritto ad una istruzione qualificata giacché hanno preso coscienza di appartenere ad una generazione che pagherà, più delle precedenti, la povertà di risorse e di ricchezze culturali offerte alla Scuola e all'Università! Come Coordinamento composto da docenti, genitori e studenti che hanno a cuore la scuola della Repubblica, la scuola di tutti e per tutti, intendiamo affermare la nostra piena solidarietà con le buone ragioni che stanno muovendo le azioni degli studenti delle scuole superiori della provincia. Le scuole occupate di Modena e le attività di informazione, discussione e libero confronto che si stanno realizzando al loro interno, ci fanno sentire fieri di questi studenti, ragazze e ragazzi che dimostrano di non voler rinunciare al loro senso critico e che non accettano di chinare il capo di fronte alla categoricità di una riforma calata dall'alto senza alcuna consultazione dei soggetti coinvolti.
Francesco Mele - 03-12-2010
Nel 1990 l'Italia spendeva per l'istruzione il 10,3% dell'intera spesa pubblica.
La spesa per l'istruzione è andata da quel momento diminuendo fino a diventare nel 2008 pari al 9,3%, cioè un punto percentuale in meno rispetto a quella del 1990.
Questa diminuzione ha avuto come conseguenza che negli anni dal 1990 al 2008 all'istruzione sono stati destinati complessivamente ben 80 miliardi di euro in meno!
Ma secondo voi come fanno le scuole a coprire i "buchi"?
Francesco Mele - 11-10-2010
La circolare Limina (27 aprile), le successive azioni messe in atto dal Direttore regionale, con l'ispezione al Meucci del 3 e 12 maggio, le argomentazioni contenute nella relazione ispettiva depositata, le successive dichiarazioni di Limina sia nella risposta all'esposto degli otto docenti del Meucci sia successivamente nella conferenza stampa di inizio anno scolastico, trovano fondamento normativo, a suo avviso, nel "Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni"
Penso ... che sarebbe davvero poco coerente rimproverare a Limina di usare pretestuosamente armi che noi stessi abbiamo ideato, realizzato e messo a disposizione dei guardiani del palazzo, e non fare nulla per rendere inoffensive per il futuro queste armi.
Francesco Mele - 19-09-2010
Voglio esprimere il mio plauso per la mozione approvata dall'assemblea dei docenti del Paradisi-Allegretti di Vignola, una scuola che sempre più spesso dimostra di avere un grande senso della dignità docente e la forza di farla emergere in tutta la sua potenza, nella condivisione e nella compattezza ...
Lo stesso sentimento va a tutti i contesti che in questi giorni si stanno mobilitando e facendo sentire la loro voce in difesa della scuola statale.

Anche solo un terzo di quanto scritto nella mozione darebbe ben altra dignità al nostro ruolo che stanno relegando a livello delle suole delle loro scarpe, con la complicità di guardiani di palazzo e relativi collaboratori che hanno dimenticato troppo presto le loro origini. Suole chiodate che, a lasciarli fare, lasceranno lacerate le membra di una professione da troppo tempo vituperata e impoverita ad arte nell'immaginario collettivo ma in cui rimane depositata, nonostante tutto, la speranza per un futuro migliore per il paese.

Occorre uno scatto d'orgoglio e far sentire la nostra voce ...
Francesco Mele - 13-09-2010
Ma a cosa ci opponiamo?

Ci opponiamo ad una riforma caduta dall'alto, senza dibattito e senza confronto, fatta da persone che non provengono dal mondo della scuola e che hanno mirato all'impoverimento dell'offerta formativa, togliendo risorse fondamentali per un normale funzionamento, disperdendo esperienze e preparazione maturate in decenni di serio lavoro.

Ci opponiamo, quindi, alla concreta impossibilità di contribuire democraticamente alla costruzione di una scuola migliore, che parta dalle migliori sperimentazioni realizzate in questi anni e miri agli esempi che ci offrono altre nazioni, con formazione permanente e obbligatoria, ma soprattutto con investimenti.
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